sabato 24 maggio 2014

Recensione: Il cuore selvatico del ginepro di Vanessa Roggeri



   VANESSA ROGGERI
Il cuore selvatico del ginepro

È notte. Il cielo è nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte. È una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina. Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perché questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita. La sua colpa è di essere la settima figlia di sette figlie, e per questo è maledetta. E qui nel suo paese, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa streghe. Liberarsene quella stessa notte, senza pensarci più. Così ha deciso la famiglia Zara. Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente, per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. La salva e la riporta a casa, e decide di chiamarla Ianetta. Non c'è alternativa ora, per gli Zara. È sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Eppure il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà una reietta. Emarginata. Odiata. Da tutti, tranne che da Lucia. È lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta. Contro tutto e tutti. Lei l'unica a capire chi si nasconde dietro quegli occhi spaventati e selvatici: una bambina in cerca di amore, che farebbe qualsiasi cosa pur di ricevere uno sguardo e una carezza. Solo una bambina, solo una ragazza, con un cuore forte e selvatico come il ginepro. Le sue radici non si possono estinguere così facilmente; la loro fibra è fatta di ferro e se fuori bruciano, dentro il cuore rimane vivo.


Sardegna, 31 ottobre 1880.
Tzia Mercede, una levatrice, ha cercato con ogni mezzo di strappare alla vita la nascita della settima figlia della famiglia Zara, ma senza successo.
La maledizione ha inizio quando la piccola creatura, dotata di denti bianchi aguzzi e la coda sulla schiena, viene al mondo sotto gli occhi increduli di tutti.
Ianetta, così sarà chiamata dalla sorella primogenita Lucia, deve essere eliminata. Subito. Senza pietà e senza timore, prima che la sciagura bussi alla loro porta. Lei è una coga e come tale non merita di esistere.
Due occhi, grandi ed espressivi, saranno la rovina stessa della famiglia. Quando un figlio è sangue del proprio sangue diventa difficile eliminarlo con le proprie mani, e sarà proprio il padre che aspetterà che la natura faccia il suo corso.
Lucia e il suo grande cuore non riescono a lasciare in balia della notte quella piccola creatura indifesa, e decide di nasconderla per salvarle la vita.
Ianetta dovrà crescere come un animale da laboratorio, seviziata e derisa dalla gente, e costretta a nascondersi vivendo da emarginata.
In un luogo dominato da antiche credenze e superstizioni, l'autrice ci racconterà una storia dalle sfumature cupe e violente. Uno spaccato di vita che condurrà il lettore ad affrontare il ricordo di lontane tradizioni popolari, tramesse di generazione in generazione.
Il cuore selvatico del ginepro è un libro scritto da Vanessa Roggeri ed edito dalla Garzanti. Un perfetto esordio per una giovane autrice che brilla di talento e qualità indiscutibili.
Vanessa ci dipinge la storia di una famiglia sarda e non solo ci racconta di loro, ma colora il tutto con pennellate di descrizioni, usanze e frammenti capaci di far vibrare le corde del cuore.
Lo stile è piacevole, ricco e scorrevole, può vantare un'ampia gamma di frasi tipicamente dialettali che regalano al lettore una totale immersione nella realtà sarda che l'autrice ci descrive.
Il cuore selvatico del ginepro è un libro diretto come un treno senza fermate, originale come un qualcosa di cui ignoravamo l'esistenza e affascinante come una prelibatezza mai assaggiata.
Un libro ben scritto che si farà ricordare, e che si farà raccontare per molto tempo ancora.

8 commenti:

  1. Ho amato questo libro che ha saputo entrarmi dentro piano piano, durante la lettura! E ora attendo un altro romanzo di Vanessa che, a quanto so, è già stato consegnato all'editore!!! :))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so *_* Sono troppo curiosa e sicuramente sarà Garzanti, nuovamente!

      Elimina
  2. Mi piace un sacco come parli del libro, anche io l'ho adorato!! Mi ha fatto provare sentimenti di accorata empatia per la povera Ianetta, vittima del destino e della superstizione... Un romanzo scritto veramente benissimo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille:) E' sempre facile lasciarsi andare quando parli di un libro che ti ha dato tanto.

      Elimina
  3. deve essere bello...
    penso lo prenderò in considerazione

    RispondiElimina