giovedì 24 luglio 2014

Recensione: Un posto chiamato qui di Cecelia Ahern

              CECELIA AHERN
           Un posto chiamato qui

Da quando una sua compagna di classe, anni prima, è scomparsa nel nulla, la protagonista è ossessionata dall'idea di perdere cose e persone: per questo è perennemente in fuga dai legami, siano l'affetto di genitori o l'amore del suo analista. Forse per questo ha deciso di dedicare la propria vita a cercare persone scomparse, offrendo ai familiari disperati un barlume di speranza. Poco prima di incontrare un uomo che da un anno non ha più notizie del fratello, scompare però anche lei: mentre fa jogging imbocca un sentiero poco tracciato in un bosco sconosciuto, e si ritrova in un luogo magico e reale al tempo stesso. Un posto chiamato Qui, dove finiscono tutte le cose e le persone che si sono smarrite, tutte le sensazioni, le voci, i suoni e gli odori che sono stati dimenticati. Un mondo parallelo dove Sandy ritrova i propri oggetti perduti e le persone che ha cercato per tutta la vita, dimenticando di cercare se stessa. E ora, lontana dai propri cari e dalla casa da cui per tanti anni è fuggita, Sandy vuole disperatamente una sola cosa: escogitare il modo per tornare indietro. Per la prima volta in vita sua è lei che vuole essere trovata.


"C’è solo una cosa più frustrante del non riuscire a trovare qualcuno, ed è non essere trovati. La cosa che vorrei di più è che qualcuno mi trovasse."  

Questo è il mio secondo approccio con Cecelia Ahern, che avevo amato alla follia con il suo romanzo Ps. I love You.
Inutile raccontarvi quanto sia legata a quel libro e anche al film, che vi consiglio caldamente di guardarvi muniti da moooolti fazzoletti, e da quanto tempo desideravo parlarvi di Un posto chiamato qui.
Jenny-May era una delle compagne che Sandy, la nostra protagonista, non reggeva più. Per lei era talmente fastidiosa, arrogante e prepotente che aveva desiderato più volte la sua scomparsa. 
Sembrerà assurdo, ma qualcuno ha esaudito il suo desiderio. E così, dopo questa misteriosa scomparsa, Sandy ha iniziato a coltivare una ossessiva mania del controllo: niente può essere fuori posto perchè lei ha paura di perdere le cose.
Non vi è mai capitato di fare una lavatrice, convinti di averla caricata nel modo corretto, e poi accorgervi che manca un calzino? Quanti calzini orfani avete collezionato? O magari che cercate disperatamente il telecomando che un attimo prima avete posato sul divano? Insomma, dove vanno a finire tutte queste cose? Come fanno magicamente a scomparire?
I genitori di Sandy non riescono a calmare questo atteggiamento, maniacale e invadente, che la loro figlia ha manifestato nel tempo e così tentano di aiutarla grazie a delle sedute di uno psicologo.
Neanche lui sarà in grado di mettere fine al suo caos interiore.
Sandy, ex poliziotta, e adesso investigatrice privata, ha fatto della sua vita una continua ricerca di persone e cose scomparse. Una vita che, in qualche modo, l'ha portata a delle rinunce. Ha paura di legarsi a qualcuno e lasciarsi andare all'amore per il timore di perderlo.
Proprio durante una delle sue ricerche, Sandy verrà catapultata in un altro posto: un posto chiamato qui.
In questo luogo indefinito e geograficamente non localizzato, troverà tutte le persone e le cose che cercava da una vita. Ma qui finiscono anche i sentimenti, i profumi, odori, ricordi e suoni. Riuscirà a trovare le risposte che ha sempre rincorso a perdifiato.
L'autrice ha saputo regalarmi delle ore di piacevole lettura, intessendo una storia davvero magica e surreale, con una lieve spolverata di mistero.
Un romanzo che si articola tra presente e passato, tra flashback e momenti attuali. Un romanzo sospeso tra magia e realtà. Due dimensioni parallele ma non così tanto diverse.
Si sente il tocco magico di Cecelia Ahern che traspare in ogni pagina, lei riesce a modellare delle storie per farle entrare sottopelle e per lasciarci sempre quel briciolo di speranza e incantesimo che non guasta mai. Per me lei è una maestra delle favole moderne, mi insegna sempre qualcosa in ogni suo romanzo e si ricava un piccolo spazio tra i miei ricordi. Sicuramente piacevoli.
Esistono storie che non possono essere raccontate da tutti, esistono storie che soltanto alcuni autori riescono a renderle talmente meravigliose che non esistono spiegazioni. Credo sia un dono speciale, qualcosa che ce l'hai dalla nascita e che senti il bisogno di regalarlo agli altri.
Un posto chiamato qui è una bella favola, un messaggio positivo di fondo nel non smettere mai di cercare. Quando siamo smarriti, abbiamo perso la strada e in fondo anche noi stessi, non dobbiamo chiudere le porte ed evitare agli altri di trovarci. A volte c'è la necessità di essere trovati o di vedere un nuovo sentiero da percorrere, proprio davanti a noi.

Consiglio questo libro ai lettori che amano anche Fannie Flagg, e che sono alla ricerca di quel pizzico di coccola in più prima di coricarsi nel letto, pronti a fare bei sogni.

9 commenti:

  1. Ho i brividi e la citazione all'inizio della recensione mi ha emozionata tantissimo. Devo assolutamente leggere questo libro!

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  2. Non riesco a decidere se mi piace o no...di solito evito libri con drammoni o problemi psi ...ne vedo gia' troppi sul lavoro,quindi coi libri voglio evadere per qualche ora.

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  3. Sono contenta che ti sia piaciuto! Anche a me ha lasciato quel senso di pace e positività che hai trovato tu.. adoro questa autrice :)

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  4. Questo libro è nei miei pensieri da un bel po' ma non ho ancora trovato il suo momento!
    Bellissima recensione! :*

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  5. bello, a me piacque molto, vi ho trovato molti spunti di riflessione e molti passaggi belli!
    c'è quell'atmosfera nostalgica e dolce che mi ha rapita

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  6. Mi piace davvero molto, l'ho messo nella mia whishlist :)
    Un bacione e buon weekend!

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  7. Di Cecelia Ahern dovrei esser altro oltre a PS I love you. Quindi credo che questo dovrò metterlo in lista!

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  8. Sembra un romanzo dolcissimo. Io avevo letto e amato P.S. I love you e anche pianto come una disperata. Lo stile della Ahern mi piace, sperando che mi faccia soffrire un po' meno questa volta lo leggerò di sicuro :)

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  9. Come sono delicate le tue recensioni. Adoro Fannie Flag, quindi devo leggere anche questo!

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