mercoledì 5 novembre 2014

RECENSIONE: AGNES BROWNE MAMMA DI BRENDAN O'CARROLL

        BRENDAN O'CARROLL
         Agnes Browne Mamma

Agnes Browne, trentaquattro anni, bella, proletaria, simpatia irresistibile: cerca lettori. Ha un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino, sette figli come sette gocce di mercurio e un'autentica venerazione per Cliff Richard. Purtroppo ha anche un marito che lascia i suoi guadagni agli allibratori, per poi rifarsi con lei a suon di ceffoni. Ogni mattina Agnes esce di casa alle cinque per incontrare l'amica Marion e iniziare insieme la giornata, in allegria, e il venerdì sera gioca a bingo, per poi finire al pub davanti a una pinta di birra e un bicchiere di sidro. Ma, un bel giorno, Rosso Browne muore, lei rimane sola e comincia a godersi davvero la vita.



Agnes Browne mamma è un libro che desideravo leggere da molto tempo, ma era difficile trovarlo nell'edizione Neri Pozza e non quella economica Beat. Così, grazie ad Anobii, sono riuscita ad averlo in scambio e ho potuto soddisfare la mia curiosità.
Questo romanzo può considerarsi il secondo della saga, ma può essere benissimo letto per primo, che è composta da:
Agnes Browne ragazza
Agnes Browne mamma
I marmocchi di Agnes Browne
Agnes Browne nonna

Il romanzo è ambientato a Dublino, attorno agli anni settanta, dove vive Agnes Browne, rimasta vedova da poco, con i suoi sette figli.
Agnes ha un banco di frutta e verdura che condivide con la migliore amica Marion, e si ritrova catapultata a vivere per la seconda volta. Vedova, è vero, ma con la libertà e leggerezza che non provava da troppi anni.

Agnes è una donna incredibilmente forte, indipendente e che non si ferma alle difficoltà della vita, ma le supera e va oltre. Lo fa per se stessa e per i suoi figli. Ricorda un po' l'ideale di donna di una volta, un po' ignorante ( nel senso buono a causa della mancanza di istruzione), con tanti figli a cui tenere a bada e una mole di problemi più alti di lei. Forse nel passato c'era uno spirito diverso per affrontare le difficoltà, e di certo non era quella di piangersi addosso e mollare tutto. Agnes lo dimostra in ogni capitolo, dimostra come riesce a tramutare le difficoltà nella sua forza.
Se volete leggere questo libro, dovete sapere che Agnes non ha peli sulla lingua, lei è schietta, forse anche troppo, e ha sempre la risposta pronta.
Un ritratto di donna che si fa conoscere nella sua quotidianità, ricca di umorismo, slanci di generosità e di momenti drammatici.
Anche se il libro l'ho divorato, mi ritrovo un po' perplessa per tutto l'entusiasmo che vedo in rete. Il 90%delle recensioni sono da cinque stelline, e non è cattiveria, ma non credo le meriti pienamente.
Il romanzo è molto carino ma anche troppo "leggero". Ho trovato delle battute di Agnes un po' fuori luogo o create a tavolino per far sorridere il lettore, mentre a me hanno un po' infastidito perchè non mi hanno fatto ridere, anzi. L'inizio non è stato vero amore, non trovavo feeling con la protagonista a causa di un linguaggio un po' volgare e la sua ingenuità che mi sembrava troppo caricata. Con questo non voglio dire che la sua simpatia sia sempre così, l'ho trovata un po' forzata in alcuni punti, mentre in altri è stata perfetta e genuina.
Una deliziosa favola, nella Dublino degli anni 70, godibilissima, divertente e con una vena di malinconia.

7 commenti:

  1. Voglio leggere anche io Agnes Browne da un sacco di tempo ma come hai detto anche tu non riesco a trovarlo, l'ho visto una volta all'usato ma ho preferito prendere altro...più che altro è che è talmente osannato che ho paura di rimanere un po' delusa....prima o poi magari li leggerò in ebook e via...

    RispondiElimina
  2. Ottima recensione, Lucrezia! Devo proprio decidermi a iniziarla, troppe persone ne parlano bene! Aggiungiamo questa seria alla lista dei regali di natale :)

    RispondiElimina
  3. Pensavo fosse un libro un pò pesante, ma leggendo la tua recensione scopro che è addirittura divertente e fin troppo leggero! Mi hai davvero incuriosito e se lo trovo, me lo leggo ;) a presto Maria

    RispondiElimina
  4. Io non penso sia sopravvalutato perché non credo sia mai stato spacciato per un romanzo più serio o più profondo di quel che in realtà è. Il suo punto forte è la sua freschezza e il suo essere genuino, come tu dici, e mi piace che sia un romanzo leggero, di intrattenimento ma che non deve per forza scadere nell'ovvio e nel banale, come la maggior parte dei romanzi di questo tipo al giorno d'oggi.
    O'Carroll descrive una donna, la sua famiglia, una classe sociale e una città in maniera così vivida e credibile che niente risulta fuori posto. E lo fa facendoci ridere, sorridere ed emozionare anche, un po'. E madonna mia, me lo rileggerò, per l'ennesima volta

    RispondiElimina
  5. Ho questo romanzo sullo scaffale... la narrativa irlandese è una delle mie fissazioni ma non ho ancora mai letto niente di O' Carrol e la simpatia e ironia irlandese? Be' un vero Irishman non può farne a meno ^^

    RispondiElimina
  6. Complimenti per la recensione, è molto carina e devo ammettere che mi ci ritrovo parecchio :)

    RispondiElimina